Alpino Sergio Boem per il suo libro "Tra le pieghe di una vita. Il tenente Ingravalle e i dimenticati uomini del Valcamonica"
Quest'opera, oltre a rappresentare una testimonianza di rara umanità e sensibilità, si inserisce a pieno titolo nel novero delle memorie fondanti dell'alpinità, non limitandosi a ricostruire, con capillare ed acuta ricerca, le vicende belliche di un valoroso battaglione alpino, ma penetrando nella realtà quotidiana dei combattenti, restituendo al lettore figure ormai mitiche della Grande Guerra e realizzando felicemente collegamenti critici con il presente.
In definitiva, "Tra le pieghe di una vita" trascende il carattere di una semplice scrittura storico - memorialistica, per diventare un'autentica lettura di formazione: le vicende del protagonista, infatti, rappresentano un'eccellente metafora della storia nazionale, con episodi di grande bellezza, che meritano di essere conservati per essere tramandati ai giovani, e fenomeni dolorosamente negativi, la cui analisi è, se possibile, ancora più decisiva nella loro formazione di uomini e di cittadini.
Per questo, l'opera di Sergio Boem risulta incarnare perfettamente gli ideali educativi, prima ancora che conservativi, che hanno sempre animato il premio IFMS."
Azzano San Paolo, 13 giugno 2015